Gandschijen (2388m) – Cantone di Uri
R. Gatsch, W. Gatsch (1974)
Parete Sud, 300m, 7 tiri, TD- (6a+, obbl. 5c/A0)
Il Gandschijen è una struttura granitica che si erge imponente sopra i gentili prati di Gwüest, al cospetto del maestoso circo glaciale che spazia dal Galenstock al Dammastock, la cima più alta delle Alpi Urane, che rendono il contesto un piccolo paradiso alpino. Sulla sua parete sud corrono una quindicina di vie circa, di cui un paio classiche (Sudpfeiler e Gatsch) mentre le altre, sportive, sono un banco di prova per aderenzisti più incazzati. La Gatsch in particolare segue una logica sequenza di profonde lame e diedri fessurati che, pur restando sempre verticale, mantiene costante ed omogenea la difficoltà nei tiri, consentendo sempre l’arrampicata libera e senza essere mai troppo faticosa.
ACCESSO
Da Milano prendere l’autostrada A9 verso Como/Chiasso, oltrepassare la frontiera svizzera e proseguire fino al tunnel del Gottardo. Al suo termine uscire al primo svincolo in direzione Andermatt e alla prima rotonda svoltare per Göschenen. In centro paese seguire le indicazioni per Göscheneralp. Continuare sulla strada fino ad un camping a sinistra, e poco dopo raggiungere la frazione Gwüest: è comodo e consigliabile parcheggiare sulla destra negli appositi spazi sottostanti una caratteristica abitazione in legno. Da qui proseguire a piedi restando sulla strada per circa 300m e, poco prima del tornante, imboccare a destra una larga strada sterrata che passa prima presso una cascina e pochi minuti dopo termina presso un ampio prato d’alpeggio con due baite (acqua). Attraversare tutto il prato per poi imboccare una ripida traccia di sentiero fino ad una recinzione con cancello. Oltre il cancello il sentiero sale evidente dapprima leggermente verso destra per poi obliquare verso sinistra con una lunga diagonale in direzione di un gruppo di massi (uno di questi si protende nel vuoto a formare un caratteristico becco d’uccello). Da qui svoltare decisamente a destra su pietraia (ometti) e riguadagnare il sentiero che riprende sui ripidi prati dopo la pietraia e punta alla base della parete del Gandschijen (1h circa).
L’attacco della via si trova circa 50m spostato verso destra rispetto la verticale del netto pilastro in centro parete, in corrispondenza di un poco invitante diedro-camino con erba. Circa 7m prima dell’attacco della Gatsch, a fianco di una lastra appoggiata, si trova l’attacco del Sudpfeiler da cui siamo partiti (consigliabile). Circa 3m da terra, poco visibile, c’è una sosta con un fix e un chiodo a pressione con anello.
ATTREZZATURA
Via attrezzata a fix sempre sicuri e distanziati tra loro 6-7 metri, ma quasi ovunque è possibile integrare le protezioni con friend (Cam# 0.5 – 2 e un paio di friend micro). Il tratto più impegnativo, sotto il tetto del sesto tiro, è protetto “rabbit-proof”. Le soste sono attrezzate con 2 o più fix da collegare oppure da piastra di metallo fissata alla parete in due punti. Nuts inutili.
DISCESA
Dall’ultima sosta risalire fino alla cima del Gandschijen aggirando a destra una fascia rocciosa e salendo poi per rampe erbose verso sinistra (viso a monte). Dal palo di legno che individua la cima, scendere sul versante opposto per roccette e traccia di sentiero tenendo la sinistra (viso a valle) e puntando ad un colletto roccioso. Da qui, piegando a sinistra e seguendo evidenti ometti, riportarsi sul versante si salita. L’ultimo tratto di sentiero che costeggia la parete è un ripido canale con erba: in caso di pioggia o terreno bagnato è consigliabile attrezzare una calata in doppia sui grossi spuntoni/massi presenti sulla destra. Dalla base del Gandschijen all’auto per il sentiero di salita (1h abbondante dall’uscita della via).
La discesa in doppia è possibile da S6 solamente passando lungo le soste delle vie adiacenti (in questo caso mezze corde indispensabili) ma non abbiamo testato questa opzione.
VIA
Vedere lo schizzo e le seguenti note.
1° tiro, variante (via Sudpfeiler): attacco 7m a sinistra del camino erboso a fianco di una lastra appoggiata. Salire qualche metro in verticale fino ad un fix + chiodo con anello e seguire la successiva lama netta per circa 10m. Dall’ultimo fix sopra la lama traversare a sinistra per alcuni metri seguendo una esile fessura (delicato, possibile integrare con 1 alien verde). Seguire la fessura fino al suo termine e dove diventa più facile deviare a destra fino in sosta su cengia (piastra metallica). 40m, 6a, 6 fix sul tiro.
2° tiro, variante (traverso di raccordo): traversare a destra in orizzontale (2 chiodi a pressione con anello) fino alla prima sosta della via Gatsch (piastra metallica) posta alla base di due fessure. 15m, 5b, 2 fix sul tiro.
3° tiro: Seguire la fessura obliqua di sinistra sino al suo termine (15m), poi piegare a destra per una decina di metri fino alla sosta (2 fix da collegare). 35m, 5c, 5 fix sul tiro.
4° tiro: Spostarsi a destra per prendere la successione di lame verticali che si seguono interamente fino in sosta (2 fix da collegare). 45m, 5b sostenuto, 5 fix sul tiro.
5° tiro: Spostarsi un poco a destra e prendere la lama fino al suo termine, quindi traversare a destra, per buone prese, sino alla base di un diedro netto che si supera in spaccata fino al comodo terrazzino di sosta (3 fix da collegare). 40m, 5b, 4 fix sul tiro.
6° tiro: Tiro chiave. Salire in dulfer sfruttando le due bellissime fessure parallele sino a sotto un tetto che si aggira a sinistra utilizzando una fessura di dita orizzontale alla base del tetto stesso. Sosta appena dopo il tetto (2 fix + chiodo con anello). 35m, 6a+ o 5c/a0, 6 fix + 2 friend incastrati sul tiro.
7° tiro: Proteggere sul primo fix in placca di fronte alla sosta, e superatolo NON seguire la fila di fix che proseguono in verticale ma traversare decisamente a destra su cengia erbosa circa 6m fino alla base di un netto diedro. Risalirlo interamente e uscire a destra fino in sosta (1 fix + chiodo). 40m, 5a, 3 fix sul tiro. Da qui raggiungere le ampie terrazze erbose sommitali.
Nota: la relazione è riferita a una ripetizione del Settembre 2014. A cura di Mazzo e Brambi