Non ricordo a quando risale questo mio tarlo per i nomi dati alle vie, ma nell’era di Google il nozionismo è rapidamente soddisfatto.
Aldebaran, chi era costui? Astro di color arancione che brilla nel cielo tra dicembre e gennaio, astrologicamente era una stella fortunata che portava ricchezze e onori. Per gli antichi Persiani insieme ad Antares, Regolo, e Fomalhaut era una delle quattro “stelle regali” guardiane del cielo, delle quali Aldebaran era la sentinella delle stelle dell’est.
Per i cinefili più accaniti il nome Aldebaran forse è meglio associato ad uno dei meravigliosi stalloni arabi di pelo bianco che con Aldair, Antares e Rigel tirano la quadriga di Ben Hur, mentre la mia superficiale ignoranza rinverdisce tra questi nomi (almeno per assonanza) ricordi calcistici di un amatissimo (per i loro tifosi) difensore della Roma ed uno del Verona.
Tanto curiosa l’origine etimologica del nome (in riferimento al sorgere di Aldebaran dopo le Pleiadi, e quindi sembra inseguirle), quanto appassionata e visionaria la presentazione che ne fa Adriano Trombetta di colui che per primo salì e diede il battesimo alla via.
ALDEBARAN (Monte Castello) (A. Giorda anno 1982, poi rivisitata e sistemata da A. Trombetta e lo stesso Giorda nel 2005)
“Nel ’71 uno sbarbatello talentuoso comincia ad arrampicare sulle rocce del GranParadiso….. alla fine del decennio, mentre i suoi contemporanei tirano chiodi, lui apre vie “dritte” prendendo laschi inauditi….All’inizio degli anni ’80 lui “Scala” e senza neanche rendersi conto delle difficoltà che supera! …. Nel 1982 apre quasi in giornata Aldebaran, non rendendosi conto di quale opera d’arte firma…..prima che gli anni ’90 inizino viene ibernato!
Evo moderno….
Un sipario erboso cela agli occhi dei visitatori l’opera Giordiana…occorre riportarla alla luce!
E’ il “Fato” dunque che scongela Andrea, lo allena e lo invia a noi, gli dona un Makita ed una zappa…e la scultura risorge!”
Oramai prosciugato delle ultime energie spese nella lunga giornata, per tutto il viaggio di ritorno ci rimugino sopra: che impressioni mi sono rimaste? Ancora adesso rimango comunque con un vuoto di parole: semplicemente una salita di classe.