Valsassina – Rocca di Baiedo (565m)
Don A. Butturini, F. Secchi (1938)
Parete Sud, 85m, 4 tiri, D (6a obbl. 5b/A0))
Il settore della Rocca su cui sale questa via è stato oggetto nel 2017 di una risistemazione nell’ambito del progetto delle Comunità montane (Lario orientale e Valsassina) di valorizzazione del Sistema delle Falesie Lecchesi. Ciò ha permesso di riportare al suo splendore una delle tante perle che don Agostino Butturini e i suoi giovanissimi Condor hanno donato all’arrampicata lecchese.
ACCESSO
La Rocca di Baiedo si trova presso l’omonimo paese della Valsassina ed è velocemente raggiungibile da Lecco tramite la strada di accesso a Ballabio. Superato il Colle del Balisio si scende per la valle in direzione Introbio. In fondo alla piana si ergono ben evidenti la Rocca suddetta e il Sasso d’Introbio che stringono il passaggio della valle. Il parcheggio si trova sotto le pareti a fianco del ponte sul torrente Pioverna e serve anche la ciclabile della Valsassina. Ritornare brevissimamente verso Sud a piedi e prendere la sterrata che contorna la base della parete meridionale della Rocca. La prima traccia che si incontra è quella del sentiero che porta alla cima e usato per la discesa dalle vie che escono nel bosco sommitale. Dopo pochi metri si trova invece la traccia di accesso alle vie. Le vie di arrampicata della Rocca hanno i nomi segnati alla base in vernice in modo vistoso e alcuni – a modo loro – artistico (5min dal parcheggio).
ATTREZZATURA
Via ben attrezzata a resinati; soste con catena e moschettone a ghiera. Pur essendo attrezzata come una falesia, la parete prevede comunque soste in parete e il rientro in doppia. Quindi è vivamente consigliata l’attrezzatura classica da alpinismo (caschetto in primis!).
DISCESA
In doppia dalla via
VIA
Vedere lo schizzo e le seguenti note.
Tiro 1: facile placchetta, poi un divertente muretto e sosta appena sopra. Sostare alla prima catena oppure traversare 4m a sinistra su terra/erba all’altra sosta sotto la parete (25m, 4c).
Nota: la doppia catena si spiega con il fatto che il primo tiro può essere considerato un monotiro a sè stante. Per avere una visione migliore del vostro primo di cordata sul successivo tiro conviene fare sosta alla prima catena. Se invece il vostro compagno ha bisogno di un supporto più intimo, usare la seconda catena… (come insegnerebbero le buone regole dell’assicurazione, del resto).
Tiro 2: salire in diagonale a sinistra sfruttando belle fessurine e rientrare verso destra all’evidente fessura (passo chiave, 6a oppure A0) che va seguita per intero fino al gradino sotto la sosta (25m, 6a oppure 5b/A0).
Nota: l’originale, non ripreso dalla riattrezzattura, stava ben più a destra evitando i primi metri più difficili.
Tiro 3: alzarsi a destra con delicatezza, buoni appigli poco sopra, non visibili da sotto. Raggiunta la fessura, la si segue fedelmente fino alla sosta (20m, 5a).
Tiro 4: per placchette lavorate, prima un po’ a sinistra e poi verso destra alla sosta (12m, 3c/4a).
Nota: la fessura subito a sinistra è l’uscita originale della Baiedo. Aggiungendo 3m al quarto tiro si raggiunge la sosta poco sopra. Oggi è la sosta finale della Granata ‘87, combinazione di più tiri indipendenti tutto a sinistra della Baiedo. Le soste della Baiedo sono invece condivise dalla Prasegaa, via a spit che sale appena a sinistra della nostra via.
Nota: la relazione è riferita a una ripetizione del Dicembre 2017. A cura di Robi e Fede
Qualche foto e un podi storia disponibili a questo link