Grigna Settentrionale – Pilastro di Prada (1811m)
G. Ticozzelli (1996)
Parete Sud-Ovest, 135m, 7 tiri, D+ (VI-)
Il pilastro mostra una bella parete un po’ erbosa in prossimità del famoso arco di roccia della Porta di Prada, lungo il sentiero che dall’Alpe Cainallo conduce al rifugio Bietti. Ospita varie vie, dalla ripetuta CAI Vedano in stile spit-plaisir alla mista Mary o alla tradizionale Libertà. Ambiente solare e indiscutibilmente bello. La Libertà è attrezzata molto parsimoniosamente e richiede un po’ di materiale per proteggersi oltre a una discreta capacità per farlo adeguatamente. Non è per principianti ma un buon banco di prova per allenarsi con dadi e friend. La roccia è nel complesso buona, molto ruvida e aderente. Qualcosa si muove e una sana attenzione è doverosa. Linea logica per belle fessure.
ACCESSO
La parete si raggiunge in circa 45min dal parcheggio della Val di Cin (Alpe Cainallo, pedaggio presso l’omonimo rifugio). Seguire il sentiero per i rifugi Bogani e Bietti. Dopo circa 20min deviare per il Bietti, superare la Porta di Prada e dopo qualche minuto si raggiunge una selletta: il sentiero piega a sinistra in piano sotto la nostra parete. L’attacco è 5m a sinistra della CAI Vedano (targhetta alla base) in corrispondenza di una vetusta fettuccia sbiadita.
ATTREZZATURA
La via ha le soste attrezzate (spit e/o chiodi) ma lungo i tiri si trova poca roba. Portarsi una serie di dadi e una di friend medio-piccoli. Il martello non guasta per ribattere i chiodi presenti. Due mezze corde nella miglior tradizione alpinistica ma anche una singola da almeno 60m può andare. Portarsi dei cordoni per sostituire quelli vecchi alle soste.
DISCESA
In doppia dalla catena verso Sud Est sui pratoni. Con corda singola si disarrampica un salto verticale, con due corde si scende direttamente oltre fino a raggiungere una traccia che risale verso la Cresta Piancaformia e poi sempre per sentiero si torna alla base (15min). Oppure direttamente giù per prati e ghiaione in 5-10min, attenzione traccia praticamente inesistente.
VIA
Vedere lo schizzo e le seguenti note.
Tiro 1: dritti per le logiche fessure da proteggere sotto la verticale del tetto obliquo. Comodo usare la prima sosta della CAI Vedano (30m, IV).
Tiro 2: a sinistra al primo chiodo oppure – meglio – per fessurino a raggiungere all’altezza del secondo chiodo il diedro/tetto che obliqua a destra. Aggirato lo strapiombo a destra (chiodo) si rientra a sinistra alla sosta (15m, VI-).
Tiro 3: dritti per la lama e la fessura che nasconde un paio di chiodi. I cordini a sinistra sono della Mary, che usa le stesse soste. Più in alto a destra si raggiunge un chiodo in mezzo a una placca che si traversa verso ripiani erbosi e poi dritti alla sosta su tre chiodi (25m, V+).
Tiro 4: placchetta fino sotto il tetto che si aggira sulla destra. Poi sulla placca salendo leggermente verso sinistra alla sosta con tratto sprotetto. Sosta su clessidra e spit (25m, V+).
Tiro 5: a destra nel canalino (attenzione friabile) fino alla spalla sotto la cima. Sosta con spit e catena (30m, III).
Nota: la relazione è riferita a una ripetizione del Maggio 2020. A cura di Robi
Un racconto sulla via e’ disponibile a questo link