Scorrendo l’elenco delle vie salite dai “giardinieri” realizzo che non ce n’e’ neanche una di Ettore Castiglioni. Evidentemente siamo (ancora) troppo scarsi per aver osato affrontare qualcuna delle molte e celebri vie che Castiglioni ha disseminato lungo l’arco alpino, tra le quali la Sud della Marmolada (1000m, VI, con Vinatzer), la Sud-Est della Pala Canali (800m, VI, con il fidato Detassis) o ancora la Nord del Pizzo Badile (750m, V, con Bramani). Tutta roba aperta negli anni trenta, con l’attrezzatura degli anni trenta, ma in grado di ingaggiare ancora oggi alpinisti di livello. Tanto per riassumere in poche righe quanto Castiglioni fosse forte come alpinista.
Ma perché, qualcuno si chiederà, dedicare un post alla figura di Ettore Castiglioni, di cui nessuno di noi ha scalato neanche una via?
Perché siamo stati contattati dal professor Paolo Vita – viaggiatore, docente di Scienze Umane, amante della cultura e della libertà e residente a Ruffre’-Mendola, Val di Non, terra natale del grande scalatore – impegnato a tenere viva la memoria del Castiglioni “privato”: scrittore e intellettuale, partigiano, Giusto dell’Umanità e più in generale lottatore per la Libertà.
Tra le varie iniziative del prof. Vita, che includono anche la mostra itinerante di una targa commemorativa nei luoghi significativi della vita di Castiglioni, abbiamo il piacere di condividere il video seguente, che in sintesi ricorda l’importanza della Memoria e della lotta per la propria Libertà, di cui Ettore Castiglioni e’ tutt’ora testimone vivo.
Qualche risorsa sull’interessante figura di Ettore Castiglioni:
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