Libera-mente

 

Quando la testa ti si confonde e la mente ti si intorpidisce
Quando pensi di essere troppo vecchio, troppo giovane, troppo furbo o troppo scemo
Quando resti indietro e perdi il passo
Avanzando al rallentatore o nella corsa affannata della vita                                                                                                                                               Qualsiasi cosa faccia se cominci ad arrenderti
Se il vino non arriva all’orlo della tua tazza
Se il vento ti coglie di fianco aggrappato con una mano
E l’altra comincia a scivolare e le emozioni sono sparite
Ed alla caldaia del tuo treno serve una nuova scintilla per attizzare il fuoco
Ed è facile trovare la legna ma sei troppo pigro per andarla a prendere
E il tuo marciapiede comincia a ondularsi e la strada si fa troppo lunga
E ti metti a camminare all’indietro anche se sai che è sbagliato
E la tristezza viene su mentre il giorno va giù
E il mattino di domani sembra così lontano
E senti che le redini del tuo pony ti scivolano
E la fune ti sfugge perché le mani ti sudano
E il tuo deserto inondato di sole e le tue valli lussureggianti
Si mutano in slums cadenti e in vicoli pieni d’immondizia
E il tuo cielo piange acqua e il tuo innaffiatoio perde
E il tempo balena e il tuono rimbomba
E le finestre tintinnano e si spezzano e le cime dei tetti ondeggiano
E il tuo intero mondo cozza e sbatte
E i tuoi minuti di sole si tramutano in ore di bufera
E qualche volta dici a te stesso
“Non avevo mai pensato che sarebbe stato così
Perché non me l’hanno detto il giorno che sono nato”

E ti vengono i brividi e i sudori ti fanno trasalire
E cerchi qualcosa che non hai ancora trovato
E sei fino al ginocchio in acqua torbida con le mani per aria
E tutto il mondo ti guarda come se sbirciasse dalla finestra
E la tua ragazza ti pianta e se ne scappa via
E il tuo cuore si sente male come il pesce quando frigge
Ed il martello ti cade di mano sui piedi
E ne hai un bisogno tremendo ma quello è giù in strada
E il tuo campanello trilla forte ma tu non lo senti suonare
E pensi di esserti fatto male alle orecchie
O di esserti offuscato gli occhi con lo sporco accecante
E ti sei immaginato di essere svenuto nella calca di ieri
Quando sei stato ingannato e fatto fesso con un bluff
Mentre tu avevi in mano tre donne
E ti rende furioso, ti fa venire rabbia
Come nel mezzo della rivista Life
Saltellando intorno a un flipper
E hai qualcosa in mente che vuoi dire
Che qualcuno in qualche posto dovrebbe sentire
Ma ti sta appioccicato alla lingua e sigillato in testa
E ti tormenta mentre te ne stai a letto
E per quanto ti sforzi non riesci proprio a dirlo
E hai paura fino in fondo all’anima di dimenticarlo
E gli occhi ti si fanno acquosi dalle lacrime che hai nella testa
E i tuoi cuscini di piume diventano coperte di piombo
E la bocca del leone si apre e tu fissi i suoi denti
E le sue mascelle cominciano a chiudersi su di te
E tu sei bocconi sulla pancia con le mani legate dietro
E vorresti non aver mai seguito quell’ultimo segnale di deviazione
E dici fra te e te ma che cosa sto facendo
Su questa strada che sto percorrendo, su questo sentiero che sto imboccando
Su questa curva su cui sto sostando
Su questo percorso su cui passeggio, nello spazio che sto occupando
In quest’aria che sto inalando
Sono forse troppo confuso, sono forse troppo stordito
Perché cammino, dove corro
Che cosa dico, che cosa so
Su questa chitarra che suono, su questo banjo che strapazzo
Su questo mandolino che strimpello, nella canzone che canto
Nel motivo che fischietto, nelle parole che scrivo
Nelle parole che penso
In questo oceano di ore che continuamente bevo
Chi sto aiutando, che cosa sto rompendo
Che cosa sto dando, che cosa sto prendendo
Ma tu fai del tuo meglio con tutta l’anima
Per non pensare mai a queste cose e per non lasciare mai
Che questo genere di pensieri guadagni terreno
O ti faccia battere forte il cuore
Ma poi capisci di nuovo perché stanno lì
In attesa dell’opportunità di insinuarsi e piombare giù
Perché qualche volta li senti quando giunge furtiva la notte
E hai paura che ti possano cogliere nel sonno
E balzi giù dal letto lasciando l’ultimo capitolo dei tuoi sogni
E non ti ricordi per quanto ti sforzi a pensare
Se eri tu che gridavi nel sogno
E sai che è qualcosa di speciale che ti occorre
E sai che non c’è medicina che riuscirà a guarirti
Né liquore in tutto il paese che ti faccia smettere di sanguinare il cervello

E ti occorre qualcosa di speciale
Sì, hai bisogno davvero di qualcosa di speciale
Hai bisogno di un superrapido su di un binario ciclonico
Che ti proietti da qualche parte e ti riproietti indietro
Hai bisogno di un vento da tornado sul fischio di una locomotiva
Che squassa e stride e suona da sempre
Che conosce cento volte i tuoi guai
Ti occorre un Greyhound bus senza discriminazioni di razza
Che non riderà per il tuo aspetto
La tua voce o la tua faccia
E per quante scommesse siano state fatte
Continuerà a viaggiare anche dopo la moda del bubblegum
Ti serve qualcosa che apra nuove porte
Per mostrarti qualcosa che hai già visto prima
Ma a cui cento o più volte non hai badato
Ti occorre qualcosa che ti apra gli occhi
Ti occorre qualcosa che faccia sapere
Che sei tu e nessun altro che possiede
Il posto su cui stai in piedi, lo spazio su cui siedi
Che il mondo non ti ha battuto
Che non ti ha messo a terra
Che non può farti impazzire per quante
Volte tu venga preso a calci
Ti occorre davvero qualcosa di speciale
Ti occorre qualcosa di speciale per darti speranza
Ma la speranza è solo una parola
Che forse hai detto o forse hai sentito
In qualche angolo ventoso dietro un’ampia curva

Ma è di questo che hai bisogno, amico, e ne hai un bisogno dannato
E il tuo guaio è che lo sai fin troppo bene
Perché guardi e ti vengono i brividi
Perché non lo puoi trovare su un biglietto da un dollaro
E non è sul davanzale della finestra di Macy
E non è sulle mappe stradali di ricchi ragazzi
E non è nei club studenteschi di grassi ragazzi
E non si fabbrica nei germi del grano di Hollywood
E non è su quel palcoscenico dalle luci fioche
Su cui sta quell’attore imbecille
Che farnetica e blatera e ti porta via i soldi
E tu pensi che è buffo
No non lo puoi trovare in nessun night club o yacht club
E non è nelle poltrone di un club esclusivo
E ti è pure dannatamente chiaro
Che per quanto strofini forte
Non lo troverai davvero sul tuo scontrino
No, e non è nelle chiacchiere che senti raccontare
E non è nelle lozioni per foruncoli che ti vendono
E non è in nessuna casa di cartone
O dentro la camicetta di una diva del cinema
E non puoi trovarlo sul campo da golf
E non può dartelo lo Zio Remo e neppure Babbo Natale
E non è nelle acconciature a bignè o nei vestiti sgargianti di cotone
E non nei manichini dei magazzini o nei brutti ceffi del bubblegum
E non è nei suoni caramellosi delle voci da torta al cioccolato
Che vengono a battere e bussare in confezione natalizia
Dicendo come son graziosa e come son carina e guardate la mia pelle
Guardate la mia pelle luccicare, guardate la mia pelle scintillare
Guardate la mia pelle ridere, guardate la mia pelle piangere
Quando non capisci neanche se hanno gli intestini
Questa gente così bellina coi loro nastri ed inchini
No né oggi né mai
Lo troverai sui gradini fatti di papier maché
E dentro la gente fatta di melassa
Che un giorno sì l’altro no comprano un nuovo paio di occhiali da sole
E non è nei generali con cinquanta stellette e nei mentecatti fasulli
Che ti fregherebbero per un decimo d’un centesimo
Che respirano e ruttano e si piegano e si spezzano
E prima che tu possa contare fino a dieci
Lo rifaranno ancora ma questa volta dietro le tue spalle
Amico mio
Quelli che fanno dietrofront e trafficano e girano e roteano
E si imbrogliano l’un l’altro nel loro mondo giocattolo
E non puoi trovarlo neppure nei cretini senza talento
Che vanno in giro tronfi
E fissano tutte le regole per quelli che hanno talento
E non è in quelli che non hanno talento ma pensano di averlo
E credono di farti fesso
Quelli che saltano sull’autobus
Solo per un po’ perché sanno che è di moda
Se la spassano e poi saltano giù in fretta
E si fanno i soldi e le donne in ogni maniera
E tu gridi fra te e te e butti per terra il cappello
Dicendo, “Cristo devo essere anch’io così?
Non c’è nessuno qui che sa in che situazione sono
Non c’è nessuno qui che sa come mi sento
Buon Dio Onnipotente
QUESTA ROBA NON E’ VERA”

No, ma questo non è il tuo gioco, non è neppure la tua corsa
Non senti il tuo nome, non vedi il tuo viso
Devi guardare da qualche altra parte
E dove cerchi questa speranza che insegui
Dove cerchi questa lampada che arde
Dove cerchi questo pozzo che sprizza petrolio
Dove cerchi questa candela che luccica
Dove cerchi questa speranza che sai esistere
Laggiù da qualche parte
E i tuoi piedi possono percorrere solo due tipi di strade
I tuoi occhi possono guardare solo attraverso due tipi di finestre
Il tuo naso può annusare solo due tipi di corridoi
Puoi toccare e torcere
E girare due tipi di maniglie
Puoi andare o in una chiesa di tua scelta
O puoi andare al Brooklyn State Hospital

Troverai Dio nella chiesa di tua scelta
Troverai Woody Guthrie al Brooklyn State Hospital
E anche se è solo la mia opinione
e può essere giusta o sbagliata
Li troverai entrambi
Nel Gran Canyon
Al tramonto.

“ULTIMI PENSIERI SU WOODY GUTHRIE”, B. Dylan

 

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