La Parete Calva è legata alla leggenda di Fra Dolcino, rappresentante della setta degli Apostolici (seconda metà del XIII secolo) quando in Italia si diffusero numerosi movimenti eretici che accusavano la Chiesa di favorire i ricchi.
La predicazione di Dolcino si svolse anzitutto nella zona del lago di Garda, con un soggiorno accertato presso Arco di Trento. Nel 1303 Dolcino conobbe la giovane Margherita Boninsegna nativa di Cimego, donna che i cronisti posteriori, per sottolinearne il fascino in qualche modo perverso, concordano nel definire bellissima. Margherita divenne la sua compagna e lo affiancò nella predicazione.
Innumerevoli scorribande portarono Fra Dolcino e i suoi seguaci a peregrinare per tutta Italia fino a quando, perseguitati dall’Inquisizione, trovarono rifugio sui monti della Valsesia, esattamente sul’altipiano del Pian dei Gazzarri posto sopra la Parete Calva. Per sopravvivere si dettero a rapine e furti tanto da farsi odiare persino dalle popolazioni locali. Fra Dolcino e i suoi seguaci, braccati dalle milizie del Vescovo di Novara, abbandonarono l’insediamento del Pian dei Gazzarri nel 1306, per poi continuare la fuga verso la Valsessera dove trovò nuovo rifugio.
Furono catturati alcuni anni piu’ tardi, ed al termine del processo per eresia tutti gli imputati furono condannati alla pena di morte, che fu eseguita solo dopo inenarrabili torture e supplizi: Fra Dolcino morì sul rogo a Vercelli.
I detti popolari dicono che il profilo stesso della parete ricordi il volto dell’eretico Dolcino, che i traditori della setta venivano gettati dalla sommità della parete e che sul Pian dei Gazzarri esistano tuttora resti che confermano la presenza dei vecchi insediamenti della setta.
(da Wikipedia e ‘Arrampicate in Ossola e Valsesia’, Versante Sud)
NOTE: la parete fu tentata negli anni ’30, senza successo, nientemeno che dai Ragni di Lecco ed in seguito altri due illustri tentativi finirono con un nulla di fatto fino al 1984 quando riuscirono Martino Moretti e Dino Deiana con ‘Viva Dolcino’ e due anni dopo con quella da noi salita, che resta tra le più semplici sulla Parete Calva: notevole impresa, di recente richiodata dagli stessi apritori. Scalandola pensiamo ogni tanto che fu salita solo con chiodi tradizionali e protezioni veloci…
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