Val d’Ossola – Devero
NOTE TECNICHE
- Punto di partenza: Alpe Devero, località Piedimonte, all’arrivo delle piste da sci, 1640m
- Quota di arrivo: 2330m
- Dislivello: ∼700m
- Tempo di salita: 2h00′ – 2h30′
- Esposizione prevalente: NNE
- Periodo consigliato: Dicembre-Marzo
- Difficoltà: MS
- Impegno alpinistico: 1 (è sempre possibile giungere in vetta sci ai piedi)
Mappa del percorso
Profilo altimetrico
INDICAZIONI STRADALI
Da Milano prendere la A8 per Varese. Passata l’uscita di Gallarate proseguire in direzione Gravellona Toce. Nuovamente, dopo l’uscita di Sesto Calende, una volta traversato il Ticino ed entrati in terra piemontese, imboccare la A26 che si segue in direzione nord fino al suo termine. Il lago maggiore si estende alla nostra destra, verso est. A Gravellona Toce piegare verso nord (senza mai abbandonare la strada principale) imboccando la Val d’Ossola fino a Crodo, seconda uscita dopo Domodossola. Proseguire ora fino all’Alpe Devero passando, nell’ordine, Crodo, Baceno, Croveo e Goglio. Indicazioni per l’alpe lungo la strada (2h da Milano).
SALITA
Con l’arrivo delle piste da sci alle nostre spalle, traversando verso nord il ponticello che ci porta sull’ultimo lembo della piana del Devero ci portiamo indirezione ovest ai piedi dei monti e del bosco di conifere (località Piedimonte). Risaliamo la pendice del monte zigzagando tra gli abeti, portandoci gradualmente verso nord e lasciando alla nostra destra il valloncello dove scende allegro il Rio di Buscagna. Lentamente pieghiamo verso sud, allontanandoci dal torrente. Proseguiamo per il bosco (ponticello di legno), via via più rado, fino all’alpe Misanco (mt. 1907). Saliamo sempre più in direzione sud, sul pendio che ormai si fa arioso, intervallato solo da qualche larice solitario. Il panorama comincia a spaziare e si intravvede alle nostre spalle il lago di Devero nei pressi di Crampiolo. Siamo ormai in prossimità dell’arrivo degli impianti di risalita. Proseguiamo per facili pendii, ancora in direzione sud, fino alla vetta.
DISCESA
Per la via di salita, con tutte le varianti freeride del caso. Alternativa valida anche le piste da sci, come nel nostro caso, dato che, a causa dello scarso innevamento, abbiamo preferito non portare gli sci a spalla anche in discesa nel bosco, come già fatto in salita (sigh).
COMMENTO
E’ una delle classiche scialpinistiche di inizio stagione. Si candida tra le scialpinistiche per neofiti per via della semplice e piacevole sciata; nondimeno è apprezzata ad ogni livello per l’ambiente nel quale si trova. Da non trascurare poi il fattore sicurezza, presentando rischio valanghe pressoché nullo con ogni condizione di innevamento.
Salita da Mazzo, Gilla e Fede, 14/12/2014
Relazione a cura di Fede
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